Nel Dizionario Internazionale di Psicoterapia c’è una voce sulla Consulenza Filosofica – cosa già di per sé notevole – scritta da me. Ne riporto le prime righe: “La consulenza filosofica viene solitamente fatta nascere in Germania nel 1981, quando il filosofo Gerd Achenbach prese a ricevere nel suo studio consultanti (nel suo linguaggio, “ospiti”) per rispondere alle loro domande e parlare dei loro problemi. Problemi di vita, esistenziali, etici: dalle separazioni allo sgomento di fronte alla morte, dall’interrogazione sul senso della vita a un particolare dilemma morale, dalle difficoltà ad accettare o gestire l’alienazione prodotta dal lavoro alle interrogazioni più o meno ciniche o romantiche sull’amore. Il “metodo” utilizzato da Achenbach – che peraltro nega di avere un metodo – si basava su un incontro aperto e dichiaratamente privo di preconcetti o pregiudizi, con un conseguente dialogo filosoficamente orientato dal punto di vista degli strumenti e delle tecniche discorsive utilizzate. Accoglienza, rispetto del pensiero e del vivere altrui, accettazione dell’altro, sincerità e pari dignità del dire di ambedue i dialoganti, amore e ricerca della verità  facevano e fanno parte dell’approccio.”