• Il mio coaching ll mio modello di coaching non come gli altri: è veloce, efficace, interventista e abbastanza direttivo, persuasorio e, soprattutto, molto ingegnerizzato, per cui, infine, trasferibile. Per questo spesso si può avvalere di momenti aula, che nel caso di coaching a gruppi di persone, permettono di condividere in comunità il modello. Sono possibili anche moduli con parti in piattaforma di sharing (video narrazioni, interviste, sessioni filmate ecc.). Una sessione tipo dura 30/35 minuti.
  • Smart coaching La psicologia strategica e il coaching strategico, insieme con altre tecniche che ho integrato nel tempo (vedi sopra) permette velocità ed efficacia nei processi di coaching. Un possibile modello è il seguente: 1 o 2gg d’aula + 3/5 sessioni al telefono (20 minuti ca ciascuna) + follow up in aula. Molto utile per sollevare il set di competenze di quadri o professional che vanno verso funzioni manageriali, consente di fare coaching a costi bassi (in tutto mezz’ora a sessione, coi tempi di gestione: pianificazione, spostamenti ecc.).
  • Coaching on the job Come sopra, ma in questo caso direttamente sul singolo, stessi vantaggi di cui sopra: consente di fare coaching sul campo, riducendo di gran lunga i tempi di “comprensione” di realtà distanti e non presenti, lavora sui comportamenti reali e appena prima osservati, con grande efficacia, forza e immediatezza. Di solito lo mescolo al shadowing. Sono possibili altre e diverse combinazioni tra sessioni in aula, individuali, per piccoli gruppi ecc.
  • Self coaching Il sistema di coaching che utilizzo, grazie alla sua alta ingenierizzazione, può essere facilmente adattato a procesi di autosviluppo ed empowerment. Il processo è molto simile a quanto descritto nei punti sopra dedicati al coaching.
  • Team coaching on the job. Simile a quanto sopra con in più un po’ di esperienza di conduzione di gruppi e progetti, conoscenze organizzative ecc.. Anche in questo caso è meglio una parte preliminare in aula o un’intervista individuale. Il processo consiste in slot inframmezzati di osservazione (shadowing) e sessioni brevi di feedback a persona (team leader) e/o gruppo. Può essere un lavoro di una sola giornata, meglio se di più, e può essere suddiviso in mezze giornate. Eleva le prestazioni deal team, consente di fare coaching al leader e agli altri sul campo, lavora sui comportamenti reali e appena osservati, il che consente grande efficacia. Infine non impatta più di tanto sul tempo di “non lavoro” che tanto dispiace alle organizzazioni quando si tratta di fare formazione.
  • The doctor is in Counselor, coach o consulente filosofico, poco importa. Un sacco di esperienze e studi dimostrano che la presenza e disponibilità costante di un professionista in azienda aiuta le persone a stare meglio, offre la possibilità di sbloccare grovigli di carriera o relazionali, abbassa le tensioni e i conflitti e aumenta la produttività. La presenza non è detto che sia fisica e gli orari possono essere molto flessibili.
  • You mentor, you coach Tutto quanto descritto sopra, che comporta anche modelli di comunicazione e gestione delle relazioni, è applicabile alla perfezione, e molto più di tante altre metodologie meno ingegnerizzate, alla formazione delle persone per fare da mentor, tutor o coach agli altri. Il format può variare molto: aula, sessioni individuali, shadowing, on the job ecc. Anche in questo caso c’è tanto efficacia quanto velocità ed efficienza.
  • Trasferire il mestiere E’ un format realizzato per facilitare l’inserimento di risorse esperte in reparti dove si fanno altri mestieri. Prevede alcuni incontri sia di coppia (capo/risorsa interessata) sia singoli (con ambedue). Molto utile per sciogliere resistenze e inciampi.
  • Consulenza filosofica E’ una mia specificità importante (sono membro anziano di Phronesis, associaziona italiana per la consulenza filosofica) e ho fatto ricerca in materia, pubblicando un po’ di cose. Per saperne di più vai alla pagina relativa in Strumenti e Tecniche.
  • Sulla strada della saggezza Sembrerà strano, ma che ce ne sia bisogno è indubbio. Non sono e non voglio essere un maestro, ma tanti anni di formazione e training in filosofia, consulenza filosofica, coaching, meditazione, taj chi e altro ancora, insieme alla frequentazione della psicoanalisi e di numerosi altri sistemi di trasformazione dell’anima (la psiche) mi consentono credo di potere accompagnare le persone in un percorso di coaching che si potrebbe definire “spirituale”: ma la parola saggezza mi piace di più.